La Famiglia Santoni è lieta di darvi il suo più caldo benvenuto.
La storia dell’azienda agricola Agritur Calvola affonda le sue radici nel paesaggio rurale del secolo scorso, in una società basata sull’agricoltura di sussistenza e su un profondo legame con la propria terra.
Il capostipite fu Luigi Santoni, che si vide costretto a emigrare in America nei primi anni del '900. Successivamente, nel 1948, lo raggiunsero anche la moglie e 3 dei 4 figli.
Soltanto la figlia Maria, che sposò Costante, restò a Calvola per continuare a coltivare la terra di entrambe le famiglie.
Fino al 1985 l’attività agricola della famiglia Santoni si concentrava sulla coltivazione di ortaggi, alberi da frutta, viti e sull’allevamento di alcuni capi di bestiame.
Al fine di valorizzare il legame tra i prodotti locali e il proprio territorio nasceva l'idea di mettere in tavola le tipiche prelibatezze trentine.
Il 6 giugno del 1991 veniva aperto, ad opera di Bruno e Lucia Santoni, il locale agritur, con un’ampia offerta legata soprattutto ai piatti della tradizione gastronomica locale.
Il servizio di ristorazione vede impegnata tutta la famiglia di Lucia Santoni, con il marito e i due figli, Amedeo e Matteo. Quest’ultimo si è specializzato come addetto ai servizi alberghieri di cucina.
Un aspetto importante riguarda il metodo di coltivazione dell’azienda, la quale dal 1996 vanta la certificazione biologica.
E’ stato deciso di investire sulla qualità dei prodotti agricoli per poter valorizzare ancor più le peculiarità alimentari che offre questa terra.
Nel 1998 l’azienda allargava la sua proposta turistica e si dotava di sei camere per il soggiorno degli ospiti.
L’attenzione e il rispetto per la propria terra, condizioni necessarie per l’ottenimento di prodotti agricoli di qualità, sono state alla base del progresso aziendale fin ora raggiunto e rimangono i punti di forza dell’attività imprenditoriale dell’Agritur Calvola.
Nella coltivazione dei prodotti agricoli è impegnato Amedeo, diplomato presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (TN), con il supporto dello zio Bruno. Un accoppiata in cui tradizione e sviluppo tecnico danno vita a un sistema forte di valorizzazione dei prodotti della propria terra.